mercoledì 7 luglio 2010

Il Coordinamento dei genitori del servizio extra ospedaliero ex art. 26: "Chiediamo un incontro con la Polverini"

Gentile Presidente Polverini,

mi chiamo Melania Fazzino, ed insieme ad altri genitori di bimbi in “carico” presso l’IRCCS Santa Lucia di Roma, durante le sue visite alla Fondazione, ho avuto modo di discutere con Lei, della condizione di precarietà ed incertezza che stiamo vivendo per la situazione di profonda crisi in cui versa l’ospedale.
Il 25 febbraio u.s., dopo innumerevoli e vane trattative con la vecchia Giunta regionale, al Ministero della salute si è tenuto un incontro tra una piccola delegazione del S. Lucia, tra i quali erano presenti alcuni genitori dei bimbi del servizio ex. art. 26, ed il Ministro, on. Ferruccio Fazio, col Commissario ad Acta prof. Guzzanti. Il Ministro, preso atto della grave situazione economica in cui versa l’ospedale e dell’ulteriore problema che riguarda il servizio di riabilitazione extra ospedaliero, che vede circa 100 utenti, prevalentemente bimbi, a rischio di dimissione, per la mancanza, da parte della Regione Lazio, della formalizzazione del passaggio degli utenti da semiresidenziali a non residenziali, ha preso un preciso impegno per la immediata riconversione, attraverso intervento del prof. Guzzanti, dei suddetti posti ed ha demandato la definitiva risoluzione economica della problematica della Fondazione all’insediamento del nuovo governo regionale.
Nei successivi incontri al S. Lucia, anche Lei ci ha più volte tranquillizzato, assicurandoci che il Ministro si stava attivando per risolvere la situazione.
Pertanto, siamo rimasti abbastanza sbigottiti nell’apprendere che,

1. Nonostante le rassicurazioni e le promesse del Ministro e del prof. Guzzanti i su citati posti non sono stati riconvertiti, mettendo, ancora una volta a serio rischio di dimissione i nostri bambini;

2. Per il servizio extra ospedaliero ex art. 26 si è operata, per il 2009, una pesante riduzione del budget;

3. Con la recente delibera n. 38 del 31 maggio 2010 è stato introdotto un tetto per le assenze, superato il quale i pazienti dovrebbero essere dimessi dal progetto di riabilitazione.
Noi genitori ci chiediamo: e in caso di ricoveri, interventi gravi o malattie, secondo Lei, cosa dovremmo fare? Perdere il progetto e iniziare nuovamente l’iter delle lunghe liste di attesa? Sempre nel contesto della gestione del progetto, inoltre, nel caso di idrochinesi terapia, la commissione, che si è occupata della predisposizione di tale decreto, non ha neanche contemplato i casi in cui un paziente, pur essendo in ottima salute, è costretto, suo malgrado, a rinunciare alla prestazione, ad es. per ferite, funghi, otiti.

Caro Presidente, come Lei ben sa, nel Lazio non ci sono alternative al S. Lucia. Nessun’altra struttura è attrezzata con un servizio extraospedaliero efficiente e di qualità come quello del S. Lucia, per la gestione multidisciplinare di oltre 150 bambini: il suddetto decreto, oltre a non consentire di evadere le lunghe liste di attesa, mette a repentaglio la salute dei nostri bimbi e la serenità di noi genitori.

Pertanto, alla luce dei nuovi risvolti, Le chiediamo un incontro per poter discutere i recenti provvedimenti nella speranza di addivenire ad una soluzione soddisfacente per entrambe Le parti.
In attesa di ricevere un Suo riscontro, inviamo i nostri più cordiali saluti.

Il coordinamento dei genitori del servizio extra ospedaliero ex art. 26

Melania Fazzino – tel. 3496600569 - email melif@libero.it
Annarita Di Santo – tel 3478525059 – email annarita.disanto@tesoro.it